LONDON DESIGN FESTIVAL / 100% DESIGN 2015


Il LONDON DESIGN FESTIVAL alla sua 13° edizione è stato allietato da una settimana di sole e bel tempo, che ha reso la visita agli eventi in giro per la città molto piacevole. Dal 19 al 27 settembre il design anglosassone mette in scena il suo meglio, nella classica formula dei Design District, ovvero Bankside design district; Brompton design district; Chelsea Design Quarter; Clerkenwell Design Quarter; Islington Design District; Queen’s Park Design District; Shoreditch Design Triangle. Ogni distretto comprendeva shops, concept stores e gallerie già presenti in zona, con eventi allestiti per l’occasione.
Le manifestazioni dei distretti si affiancavano all'evento di punta della design week londinese, il 100% DESIGN, alla sua 21° edizione, un grande contenitore, dove le aziende mettevano in mostra i propri prodotti nella formula dell'esposizione fieristica. Luogo dell’evento la Kensington OLIMPYA non lontano da Earls Court, un bellissimo spazio  ottocentesco nel tipico stile dell'epoca in acciao e vetro, con una grande e luminosa volta che lasciava la vista aperta al cielo, nato originariamente come National Agricultural Hall Company, oggi uno dei più importanti centri congressuali ed espositivi di tutta l'Inghilterra.


Le aziende in esposizione, per la maggior parte Inglesi ed alcune nordeuropee, esponevano dai mobili agli accessori, dagli infissi alle soluzioni per il bagno, rivestimenti e soluzioni tecniche, e qualche idea decor, in cui l’approccio generale sembrava essere più di natura commerciale piuttosto che di ricerca o di nuove idee e soluzioni creative. Non abbiamo letto una organicità nella distribuzione degli stand per tipologia di prodotto, e in ciò la visita ci è parsa un po’ dispersiva. Poche aziende si distinguevano per una proposta davvero innovativa o per un allestimento degno di nota.

BROMPTON DESIGN DISTRICT è il luogo dove si concentrano il maggior numero di aziende e concept store Hi Level, uno degli appuntamenti più interessanti, dove si potevano visitare, gli stores alta gamma italiani, e altre interessanti location tra le quali da citare la galleria MINT, con proposte ricercate e all’avaguardia, lo shop di JONATHAN ADLER sempre energetico e frizzante, che metteva in scena l’allestimento Peace and Love, il CONRAN SHOP con le novità presentate per il festival,  il VICTORIA & ALBERT Museum con la bellissima installazione di Barnaby Barford THE TOWER OF BABEL.

Lo SHOREDICT DESIGN TRIANGLE era possibile visitare degli interessanti concept store presenti in zona, e il super minimale ed elegantissimo, piccolo spazio di Jasper Morrison, annesso al suo studio, con la mostra della sua recente monografia, e dove era possibile vedere i suoi ultimi prodotti.

Nella bellissima e sempre energetica zona di Brick Lane si svolgeva uno tra gli eventi più importanti del Design Festival 2015,  il doppio evento in accoppiata TENT e SUPER BRANDS LONDON, dove si è respirata un’aria fresca, data dalla presenza di aziende internazionali, giovani designers e progetti di ricerca.

Al Bankside Design District si poteva visitare l’evento dei DESIGNERS BLOCK, nella bellissima location della BARGEHOUSE annessa alla OXO tower. In scena il design di gioielli, tessile e accessori, con le proposte di designer emergenti, a volte un po’ troppo scolastiche, e con qualche intervento fashion. Davvero degna di nota la collezione stationary dello studio THE GRAFIOSI di Pushkar Thakur.

Tra gli eventi singoli TOM DIXON apre MULTIPLEX, il primo POP-UP department store, presso Selfridges.
Nella zona del centro, vicinissimo al British Museum si svolgeva l’importante evento di DESIGN JUNCTION, allestito nella struttura della  vecchia Central Saint Martin, Istituto per le Arti, in cui diversi brands e marchi in crescita mettevano in mostra le proprie collezioni; notevole l’ apporto del design web system con Nest.co.uk che dominava sulle proposte, con un range di prodotti di matrice italiana e francese.

Difficile, per noi italiani, non fare un confronto con il frastuono del Fuorisalone e il vistoso Salone del mobile di Milano, che ci ha fatto percepire gli eventi nel complesso un po’ più sottotono dal nostro punto di vista un po’ “di parte”. Anche se non è possibile fare un vero e proprio paragone, poiché si precepisce il grande distacco tra il background culturale italiano-milanese e quello anglosassone-londinese.

Inutile fare un appunto sulla estensione della città che comunque, grazie alla funzionalità dei mezzi pubblici ha garantito uno spostamento agevole tra i vari distretti. Quello di cui abbiamo sentito la mancanza era una comunicazione visiva nelle strade,  con segnali agli ingressi di location ed eventi, e questo rendeva a volte difficile l’orientamento, ma più che altro non c’era partecipazione generale nella strada: le persone, se non personalmente coinvolte, non sapevano del giro di eventi in città.
Ciò che invece ci aspettavamo di trovare maggiormente erano gli importanti magazines locali come WALLPAPER e MONOCLE, magari con degli eventi e delle proposte di ricerca.

Nonostante ciò abbiamo constatato un clima molto accogliente e friendly, persone disponibili ed aperte, e interessate anche a innovazione e scambio di idee. In questo abbiamo riscontrato un terreno fertile e in evoluzione che certamente dà merito al design inglese, che riesce comunque a ritagliarsi una importante fetta a livello internazionale per la sua qualità e originalità.

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