DESIGN MASTER: ETTORE SOTTSASS


Poliedrico e incredibile costruttore di mondi, il maestro ETTORE SOTTSASS con la sua opera ci ha dato la possibilità di esplorare e conoscere le vie culturali e poetiche che risiedono in un oggetto, insegnandoci che la forma non è solo quella che si vede, ma quella che viviamo, con l' uso e con lo sguardo.

Nato ad Innsbruck nel 1917 dall'architetto Ettore Sottsass senior e Antonia Peintner, studia architettura al Politecnico di Torino laureandosi nel '39, ma la sua attività sarà incentrata a Milano, dove nel 1947 dove apre il suo primo STUDIO di design, anche se il design è solo una componente del suo poliedrico lavoro. Egli infatti è
designer, architetto, urbanista, fotografo e pittore, passioni che confermano la sua continua ricerca l'hanno avvicinato a diverse correnti artistiche, come il Razionalismo, il Movimento Arte Concreta (MAC), lo Spazialismo e la Pop Art.

È senz'altro l'Induscutibile padre fondatore del concetto di INTERACTION DESIGN: già nel 1959 infatti disegna il computer Mainframe ELEA 9003 per Olivetti (calcolatore elettrico) grazie al quale vinse il Compasso d'Oro nello stesso anno. Il rapporto con la tecnologia non finisce qui, e nel 1984 disegnerà il Personal Computer M 24 per Olivetti, e poi alcuni telefoni, dando contemporaneità e valore al lavoro del design legato alla tecnologia. Collabora con Olivetti già nel dal 1958 progettando macchinari elettronici, che avessero un carattere "human-friendly", che non alienassero chi li usava, ma che avessero invece un appeal rasserenante.

Il suo percorso lo vede come padre fondatore di CORRENTI di DESIGN al pari di movimenti artistici, nel 1981 infatti fonda il gruppo MEMPHIS insieme a Hans Hollein, Arata Isozaki, Andrea Branzi, Michele de Lucchi e altri architetti di livello internazionale. MEMPHIS rimane un icona del design italiano , con una forte apertura culturale ed energetica, propensa verso la contemporaneità e il futuro, ricca di carattere e di desiderio di rottura, segno indscutibile degli anni '80, con l'inconfondibili palette cromatica e le forme che hanno contraddistinto il design dell'epoca e hanno influenzato la moda, l' arte e l'architettura.

Ideatore di attente PALETTE CROMATICHE, si racconta che stesse davanti ad un colore interi giorni per poter comprenderne l' utilizzo e la vivibilità. Nel suo lavoro si riconosce sempre un approccio strutturale alle forme, creando piccole architetture domestiche , giocate sugli accostamenti di forme e volumi archetipi, creando equilibri solidi , quasi monolitici.

Per comprendere meglio la sua poetica ecco una sua illuminante affermazione :

"Per me, il design è un modo di discutere la vita. È un modo di discutere la società, la politica, l'erotismo, il cibo e persino il design. Infine, è un modo di costruire, una possibile utopia figurativa o una metafora della vita. Certo, per me il design non è limitato dalla necessità di dare più o meno forma a uno stupido prodotto destinato a un'industria più o meno sofisticata; per cui, se devi insegnare qualcosa sul design, devi insegnare prima di tutto qualcosa sulla vita e devi insistere anche spiegando che la tecnologia è una delle metafore della vita"

Muore a Milano nel dicembre 2007 all'età di novant'anni.

Ecco una minima selezione dei progetti del maestro Sottsass :


1969 VALENTINE / OLIVETTI
La prima macchina da scrivere portatile icona e simbolo dell' idea di libertà legata alla tecnologia, viene spesso preso come esempio di flessibilità dell' aria da lavoro. (premio Compasso d'Oro 1970)


1970 ULTRAFRAGOLA / POLTRONOVA
rivoluzionaria nelle sue forme e nella suo processo produttivo, prodotto in acrilico stampato con all' interno una luce neon, è indubbiamente un complemento rivoluzionario in un ambiente domestico ancora classico. Le forme e le linee giocose e ironiche lo rendono ancora un oggetto dal fascino contemporaneo


1981 CARLTON / MEMPHIS 
Un oggetto-simbolo del postmoderno che identifica un periodo storico, e indubbiamente segno di MEMPHIS, di cui rimane icona. Una libreria che può stare nel centro di una stanza, come una scultura e un totem, con caratteristiche di praticità e usabilità non indifferenti. Realizzata in legno e laminato plastico dai colori ragionati con cura, sembra un mobile impossibile, ma la sua unicità lo rende ancora vivibile.


1985 serie VASI TOTEM / BITOSSI
Un esempio delle sue micro architetture domestiche in questa serie di vasi, che possono essere semplicemente esposti come obelischi, colonne o delle sculture moderne.


1986 ENORME / BRONDI
Dal telefono grigio dalle forme morbide e arrotondate, con la cornetta ergonomica e tonedeggiante il telefono secondo sottsass sembra un monolite architettonico, sconfessa tutto l' immaginario del telefono domestico dalle forme fluide, proponendo una nuova forma / idea; un oggetto icona dell'epoca. Ricorda una scultura costruttivista, con l' accento dei colori decisi e le forme squadrate.

1986 ENORME / BROND
1988 _ 1994  peppermill & saltgrinder / TWERGI : ALESSI
Frutto della collaborazione con il marchio di sperimentazione di design "su legno" TWERGI di Alessi , sono oggetti iconici e raffinati si instaurano nel trend personale del designer di creare piccole architetture.


2005 Abat-Jour / B&B Italia
Lascia il segno anche questo suo progetto prodotto in età "matura", basato ancora una volta sulle geometrie di base, un tronco cono sormontato da un paralume cilindrico. Copiata e citata infinite volte è oggi un classico.


2008 NINE-0 CHAIR / EMECO
Il segno curvilineo di questa seduta è stato ispirato da una sedia che l' azienda americana Emeco produceva per i sottomarini e per le navi e che Sottasss aveva nel suo appartamento milanese.
Semplice, funzionale e comoda, ha nelle sue caratteristiche di semplicità e usabilità un carattere e contemporaneità senza tempo.
Proposta postuma alla morte del maestro che morì l' anno prima è l' ultima seduta pensata e disegnata da Sottsass.

http://www.sottsass.it/

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