Durante il Salone 2010 si è percepito un leggero calo generale, sia sul fronte della partecipazione dei visitatori che su quello della creatività e dell’innovazione. Nonostante ciò, ci sono state tra le migliori visioni degli ultimi anni, sia per progetti che come allestimenti.
Il primo da citare è sicuramente il progetto di Flos, che con il suo magnifico allestimento propone una ottima soluzione per l’illuminazione, che concepisce l’idea della luce in rapporto allo spazio in modo armonico, innovativo e funzionale. Di Molo la proposta di lifestyle “total-material”, di ispirazione neo-nipponica, con soluzioni per un arredamento totalmente di carta, dalle sedute, alle pareti divisorie con elementi funzionali, nelle due varianti di colore cartone e bianco. Stupisce con un effetto scenografico Swarovski Cristal Palace, inserendo in uno spazio vuoto, un’unica luminosissima sfera di cristalli di luce, con una musica new-age di sottofondo per completare l’esperienza surreale.
Royal Goodenwagen propone un mix di classicità e creatività, nel servizio classico di porcellana dal decoro grafico a contrasto, e un simpatico maialino-salvadanaio, che con un’aria indifferente porta la sua maschera da ladruncolo, tutto secondo la visione dello studio Smool.
Un’interessante quanto straniante connubio tra tradizione e innovazione si trova nei favolosi porcellini d’arredamento Still Lives di Kraud, disegnati da Yvonne Fehling & Jennie Peiz. Sedute, stools o semplici complementi decorativi, a forma di maiale, con una lavorazione in pelle capitonné, realizzati a regola d’arte rendono questi prodotti, veri oggetti del desiderio.
Rossana Orlandi mantiene un meritato primato come cool hunting, proponendo la “verdura” di stoffa di Scholten Baijing, vere opere d’arte realizzate interamente a mano, con tessuto cucito, che riproducono fedelmente la forma, i colori e la freschezza della verdura. Anche questi oggetti del desiderio, quasi inaccessibili, come l’arte.
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