Nel Salone appena terminato notiamo un chiaro contrasto tra una più superficiale ricerca nel design, e il mood della DECONTESTUALIZZAZIONE estetica e funzionale dell’oggetto, nuovo filone di tendenza che si può osservare in diversi progetti.
Al Supersudio il duo Olandese Studio Job, ricopre di tessere BISAZZA, dalla finitura argento-specchio, le classiche argenterie da casa, ingigantendole, dal cucchiaino alla teiera traslando lo spettatore in un discorso più artistico che di design.
Seletti decontestualizza prodotti usa e getta, mutandone il materiale da carta e plastica in vetro e ceramica, rendendoli prodotti durevoli e adatti a sostituire in modo definitivo gli obsoleti servizi casalinghi. Al Salone Satellite Safari Hung di Charles & Marie crea dei divertenti appendiabiti utilizzando gli animaletti-giocattolo dei bambini, anche qui con un gioco di trasferimento di senso. Vinila, designer inglese, trasforma il classico servizio da tè in allegri Toys dall’appeal Kawaii. Porro, in Via Durini, riveste gli spazi contenitori della libreria, proponendo un mood “decor” di un classico pattern black & white da carta da parati, che scivola dalla parete alla libreria.
Da segnalare Agape che propone un allestimento dai colori caldi ed energetici, dove troviamo il bellissimo lavabo scultura in pezzo unico di marmo. Getframed.de è il progetto del tedesco Daniel Rohr che dai Designers Block lancia l’idea della divertente busta da lettera che oltre a contenere la cartolina, ne diventa la cornice.
È da Droog Design che la ricerca è stupefacente, con un tavolo interattivo il cui colore del piano muta in relazione agli oggetti posati sopra.
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